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Russia: nuovo sistema fiscale per le societa’ estere controllate

La legge federale 368, che potrebbe semplificare significativamente i processi di pagamento delle imposte per i proprietari di societa’ estere controllate (CFC) e, in alcuni casi, ridurre le imposte dovute, e’ stata adottata in Russia nel mese di novembre 2020. La nuova normativa ha introdotto un sistema fiscale semplificato alternativo per i proprietari di CFC.

La nuova legge permette ai contribuenti (persone fisiche) di pagare le imposte su un reddito fisso ricevuto da una CFC. L’ammontare del reddito fisso per l’anno fiscale 2020 e’ di circa 400,000 sterline (38.4 milioni di Rubli). Negli anni seguenti, l’ammontare sara’ ridotto a Rb34 milioni. E’ importante che questa cifra non dipenda dal numero di CFC controllate dal contribuente, cosi’ come dai risultati finanziari della loro attivita’. Le imposte su tale cifra corrispondono a circa 5 milioni di Rubli. Se una CFC e’ posseduta da piu’ contribuenti che intendono usufruire del nuovo regime, ognuno di loro dovra’ pagare l’imposta pari a a 5 milioni di Rubli. Di conseguenza, il passaggio a questo regime fiscale non sara’ favorevole per coloro che possiedono societa’ dormant, che svolgono attivita’ marginali o che hanno un fatturato basso.

Tuttavia, qualora vi siano numerose societa’ con un fatturato elevato, il nuovo sistema fiscale potra’ significativamente facilitare la preparazione e la presentazione dei report delle CFC alle autorita’ fiscali russe.

Per usufruire del nuovo sistema fiscale, le richieste dovranno essere presentate entro e non oltre il 1° febbraio 2021. Per i periodi fiscali successivi, sara’ possibile passare al nuovo regime entro il 31 dicembre dell’anno fiscale di riferimento. Nel caso di passaggio al nuovo regime, i contribuenti dovranno utilizzare tale regime per almeno tre anni se hanno iniziato ad utilizzarlo nel 2020 o nel 2021 e per almeno cinque se il passaggio a tale regime e’ avvenuto a partire dal 2022.

Il nuovo regime fiscale non fa venir meno gli obblighi di comunicazione previsti per le CFC (il termine per la presentazione di tali comunicazioni e’ il 30 aprile dell’anno successivo a quello in cui la CFC ha realizzato il reddito imponibile), anche se non sara’ piu’ necessario presentare la dichiarazione dei redditi della CFC.

Il vantaggio principale di tale regime e’ costituito, in primo luogo, dalla semplicita’ della dichiarazione. I contribuenti che controllano numerose CFC situate in giurisdizioni diverse si lamentano spesso delle difficolta’ nel fornire informazioni relative ai risultati finanziari dello loro societa’ straniere nelle dichiarazioni russe, specialmente nel caso in cui l’esercizio finanziario nel paese di origine non corrisponda all’esercizio finanziario russo (anno solare). La necessita’ di presentare documenti che confermano la base imponibile per la CFC dal paese di origine alle autorita’ russe e’, inoltre, problematico. Il nuovo regime ha abolito tali requisiti.

Tuttavia, il nuovo regime presenta anche evidenti svantaggi. Il principale svantaggio è costituito dall’impossibilità di compensare l’imposta fissa pagata con l’imposta dovuta al ricevimento di dividendi da una CFC (tale opportunità è prevista dal normale regime fiscale CFC alla clausola 66 dell’articolo 217 del codice fiscale). Pertanto, se la persona che controlla la CFC riceve il reddito principale dalle attività delle CFC sotto forma di dividendi, il nuovo regime non sarà vantaggioso per tali soggetti, poiché dovranno essere pagate sia le imposte sui dividendi che quelle sul reddito fisso.

Il secondo svantaggio è dovuto al fatto che non e’ possibile, con questo regime fiscale, utilizzare il meccanismo per evitare la doppia imposizione, previsto dalla clausola 11 dell’articolo 309.1 del codice fiscale. Quando si paga un’imposta sul reddito della CFC secondo il regime standard, è possibile detrarre le imposte trattenute nel paese in cui si trova la CFC dalle imposte pagate in Russia. Il nuovo regime fiscale non prevede la possibilità di effettuare tale detrazione.

Redazione