Repubblica Ceca: modifica della Legge sui Beneficiari Effettivi

Dopo un anno dalla sua entrata in vigore, il legislatore ceco ha deciso di introdurre delle modifiche alla legge sui beneficiari effettivi. Tali modifiche sono frutto della crescente pressione da parte della Commissione Europea per conformarsi alla Quinta Direttiva Antiriciclaggio.

Il problema della Legge ceca sui beneficiari effettivi derivava dalla definizione stessa di beneficiario effettivo. Infatti, i legislatori cechi avevano definito tali soggetti come coloro che esercitano il controllo finale sulla società, nonché coloro che sono i beneficiari finali dei profitti. In effetti, tale differenziazione non trova riscontro nella Quinta Direttiva Antiriciclaggio.

Pertanto, l’emendamento introduce un’unica categoria di beneficiari effettivi, definiti, adesso, come i soggetti che, sostanzialmente, possiedono o controllano un’entità.

Sebbene la definizione generale di titolare effettivo si basi sul fattore del controllo, rientrano, adesso, in questa categoria coloro che, direttamente o indirettamente:

  • Possiedono una quota nella societa’ o hanno diritti di voto superiori al 25%;
  • hanno diritto a una quota degli utili, di altri fondi azionari e alla liquidazione superiore al 25%;
  • esercitano un’influenza decisiva nella società o in società che individualmente o collettivamente detengono una quota superiore al 25% nella società precedente; o
  • altrimenti esercitano un’influenza decisiva nella società con altri mezzi.

In base alla disciplina previgente, al fine di individuare il beneficiario effettivo, venivano considerati solamente quei soggetti che detenevano la quota maggiore nella societa’ (normalmente, quei soggetti che detenevano una quota superiore al 40%). A partire dal 1° ottobre, tutti gli azionisti che detengono piu’ del 25% delle azioni devono essere considerati e registrati come beneficiari effettivi.

La precedente versione della Legge conteneva un’eccezione in base alla quale alcune entita’ non avevano un beneficiario effettivo. Tipicamente, si trattava di unità di autogoverno statale e locale (comuni, regioni) ed enti posseduti o costituiti da tali entita’ statali e locali, come imprese statali, scuole o istituti di ricerca pubblici.

L’emendamento limita l’esenzione di cui sopra a due sole categorie: le unità statali e locali di autogoverno e enti finanziati o da essi controllati in modo prevalente e le imprese statali, che non hanno beneficiari effettivi.

Le societa’ non conformi al nuovo regime potranno subire sanzioni fino a 500.000 corone ceche. Inoltre, le società con un beneficiario effettivo non registrato, o erroneamente registrato, non sono autorizzate a distribuire profitti a tali soggetti. Infine, i beneficiari effettivi non registrati non possono esercitare i propri diritti di voto in un’assemblea generale.

E’, percio’, opportuno che ogni azienda ceca ispezioni i propri registri e, se necessario, proceda ad aggiornarli in conformita’ alle nuove modifiche normative.

L’emendamento prevede che ogni azienda armonizzi la propria registrazione con le nuove regole entro sei mesi dalla loro entrata in vigore.

Redazione