Regno Unito: Test di residenza legale e circostanze eccezionali

Le regole note come “statutory residence test” (“SRT”) contenute nell’Allegato 45 del Finance Act 2013 determinano quando una persona possa essere considerata residente ai fini fiscali nel Regno Unito.

L’SRT prevede un test dettagliato in tre step:

  • Il test automatico per l’estero (noto anche come test automatico per i non residenti);
  • Il test automatico per il Regno Unito (noto anche come test automatico per i residenti); e
  • Il test dei legami sufficienti.

Ai fini del conteggio dei giorni per il test SRT, la regola generale considera una persona residente quando è presente nel Regno Unito alla fine di quel giorno (cioè a mezzanotte).

Tuttavia, esistono delle eccezioni a questa regola. Una delle principali è l’esenzione per “circostanze eccezionali”.

Affinché un individuo possa avvalersi dell’esenzione per circostanze eccezionali, queste devono:

  1. Essere eccezionali;
  2. Essere al di fuori del controllo dell’individuo;
  3. Aver impedito all’individuo di lasciare il Regno Unito;
  4. L’individuo non sarebbe stato presente nel Regno Unito alla fine della giornata se non fosse per tali circostanze; e
  5. L’individuo intendeva lasciare Regno Unito non appena le circostanze lo avessero consentito.

Se l’individuo è in grado di dimostrare, sulla base di un’analisi delle probabilità, che le condizioni di cui sopra sono soddisfatte, i giorni trascorsi nel Regno Unito dall’individuo durante il periodo coperto da  circostanze eccezionali saranno ignorati ai sensi della SRT.

Tra gli esempi di circostanze eccezionali previsti dalla legge vi sono le “emergenze nazionali o locali” (ad esempio guerre, disordini civili o disastri naturali) e “una malattia o una lesione improvvisa o pericolosa per la vita”.

È utile notare che l’esenzione è soggetta ad un limite: il numero massimo di giorni che possono essere esclusi per le circostanze eccezionali è limitato a 60 giorni per anno fiscale. Dal 61° giorno, qualsiasi mezzanotte trascorsa nel Regno Unito verra’ considerata come giorno trascorso dall’individuo nel Regno Unito, indipendentemente dal fatto che le circostanze eccezionali continuino a sussistere o che si verifichino nuove circostanze eccezionali.

Il caso deciso dal tribunale

In un caso deciso dai giudici inglesi in materia, il tribunale ha ritenuto che la necessità da parte di una contribuente di trovarsi nel Regno Unito per prendersi cura dei figli minori della sorella con problemi di alcolismo costituisse una circostanza eccezionale ai fini della valutazione di residenza fiscale prevista dalla legge.

Il First Tier Tax Tribunal ha chiarito in modo esauriente una serie di aspetti relativi a quando i giorni possono essere considerati coperti da “circostanze eccezionali” e anche sul fatto che situazioni “prevedibili” possano essere considerate eccezionali con un limite massimo di esclusione dal conteggio ai fini dell’SRT di 60 giorni.

La contribuente aveva lasciato il Regno Unito solo un giorno prima della fine dell’anno fiscale precedente e si trovava al limite dei giorni che poteva trascorrere nel Regno Unito senza essere considerata residente nel Regno Unito.

Per l’anno fiscale 2015/16, si è dichiarata non residente nel Regno Unito nella sua dichiarazione dei redditi, essendosi trasferita con la figlia in Irlanda il 4 aprile 2015 mentre Il marito era rimasto residente nel Regno Unito.

Nel marzo 2016, la contribuente ha ricevuto dividendi per circa 8 milioni di sterline dalla società di famiglia. In quanto non residente nel Regno Unito, non sarebbe stata tenuta a pagare l’imposta su tali redditi.

La contribuente soddisfava il requisito della “connessione” ovvero dei legami con il Regno Unito – famiglia, alloggio e i 90 giorni – ed essendo stata residente nel Regno Unito nell’anno fiscale precedente, sarebbe stata considerata tale se avesse trascorso 46 giorni o più nel Regno Unito durante l’anno fiscale 2015/16.

L’’HMRC ha ritenuto che la contribuente fosse residente nel Regno Unito perche’ aveva trascorso più di 46 giorni nel Regno Unito,  considerando dovuta un’imposta aggiuntiva di circa 3,15 milioni di sterline.

La contribuente ha presentato ricorso contro l’accertamento, invocando l’esenzione per “circostanze eccezionali” argomentando che 6 giorni trascorsi nel Regno Unito – durante due visite separate nel dicembre 2015 e nel febbraio 2016 – erano dovuti a circostanze eccezionali riguardanti la necessità della contribuente di prendersi cura della sorella alcolizzata e suicida e dei figli minori della stessa.

Il fatto che questi giorni non fossero tenuti in considerazione avrebbe reso la contribuente non residente ai sensi dell’SRT.

Nonostante il Tribunale abbia riconosciuto la vaghezza e l’incoerenza delle prove fornite dalla contribuente, (tra cui l’incapacità di dimostrare che la sorella era suicida) ha accolto il ricorso.

Il Tribunale ha respinto tutte le argomentazioni dell’HMRC e ha ritenuto che la necessità della contribuente di prendersi cura dei figli minori della sorella, durante i mesi di dicembre 2015 e febbraio 2016, costituisse una circostanza eccezionale. Tali circostanze erano al di fuori del controllo della stessa, che non era in grado di lasciare il Regno Unito fino a quando la situazione non si fosse stabilizzata.

Di conseguenza, i 6 giorni trascorsi nel Regno Unito durante questi periodi non dovevano essere considerati nel conteggio dei giorni del contribuente ai sensi della SRT, rendendo così la contribuente non residente nel Regno Unito e non più tenuta a pagare il debito fiscale di 3,15 milioni di sterline.

La sentenza del Tribunale mette a fuoco l’interpretazione dell’esenzione legale, evidenziando che:

  1. Le circostanze eccezionali possono essere applicate anche se sono prevedibili. La prevedibilità può essere un elemento, ma non è un fattore determinante per l’applicazione dell’esenzione.
  2. Occorre considerare in modo ampio il significato di impedimento a lasciare il Regno Unito. Ciò non riguarda solo le restrizioni fisiche (come la nebbia all’aeroporto), ma – secondo il Tribunale – può riguardare anche gli obblighi legali, morali o di coscienza. Nel caso in questione, è da notare che il contribuente aveva effettivamente accesso a un jet privato, per cui avrebbe potuto – in teoria – tornare in Irlanda ogni sera e rientrare la mattina successiva. Tuttavia, il Tribunale ha respinto questa ipotesi in quanto impraticabile.
  3. L’esenzione si applica agli individui che giungono nel Regno Unito a causa di circostanze eccezionali, non solo a coloro che si trovano già nel Regno Unito.
Redazione