Regno Unito: responsabilità degli amministratori di societa’

Un caso pubblicato di recente ha riportato alla luce un argomento ben noto in ambito di diritto societario inglese, ovvero il fatto che una società e’ dotata di propria personalità giuridica, che e’ quindi separata e distinta da quella di soci e amministratori.

Pertanto, di fatto una società protegge i  soci e amministratori nella maggior parte delle responsabilità. Per gli amministratori, questa protezione viene meno in alcune circostanze limitate, come quelle esposte di seguito.

  1. Non avere agito in buona fede;
  2. Stipulazione di garanzie personali;
  3. Invio di documenti a Companies House;
  4. Attività commerciale scorretta;
  5. Violazione dei doveri di Director;
  6. Violazione degli obblighi di legge, compresa la legislazione sulla salute e la sicurezza;
  7. Dichiarazioni statutarie;
  8. Phoenix Liability;
  9. Responsabilità secondaria/sussidiaria;
  10. Evasione fiscale.

Non agire in buona fede

In un recente caso e’ stato confermato il principio che gli amministratori che stipulano contratti in malafede possono essere ritenuti personalmente responsabili. In particolare, è stato stabilito che l’amministratore e socio unico della società era responsabile per aver indotto la società a violare il contratto quando era pienamente consapevole che avrebbe violato i doveri fiduciari verso la stessa. La quesione ha avuto ad oggetto “la condotta e l’intenzione del funzionario in relazione ai suoi doveri verso la società” piuttosto che “l’atteggiamento nei confronti di terzi”.

Come tale, l’amministratore dovrebbe assicurarsi di comprendere appieno non solo i suoi doveri statutari, ma anche ciò che stabiliscono documenti importanti quali accordi tra azionisti e lo statuto della societa’.

Stipulazione di garanzie personali

Un amministratore può essere ritenuto personalmente responsabile quando ha accettato di garantire personalmente o in altro modo per assicurare gli obblighi finanziari di una società. Queste sono spesso richieste dalle banche in caso di prestito a favore della società.

È spesso più facile procedere contro un individuo, che offre la garanzia, che agire contro la società. In questi casi, l’amministratore si rende personalmente responsabile se la società non è in grado di adempiere ai suoi obblighi verso il soggetto terzo.

La responsabilità dell’amministratore può essere limitata (a) non offrendo una garanzia personale, o (b) ponendo un limite monetario o collegando qualsiasi garanzia a un obbligo specifico (per esempio, un prestito specifico).

Deposito documenti presso la Companies House

Una società ha l’obbligo continuo di tenere aggiornata Companies House di tutti i cambiamenti rilevanti relativi alla società (per esempio, la nomina o le dimissioni dei funzionari della società) e fornire  informazioni sulla natura della sua attività. Questi obblighi di deposito variano a seconda delle dimensioni di una società e se questa è pubblica o privata.

Gli amministratori di ogni società devono preparare i bilanci per ogni anno finanziario. Se una società non adempie ai suoi obblighi di deposito entro il termine stabilito, un amministratore può essere responsabile di una multa fino a 5.000 sterline.

Un amministratore può anche essere ritenuto responsabile nei confronti della società per qualsiasi danno causato dal rilascio di una dichiarazione fraudolenta o da qualsiasi omissione di informazioni o presentazione di documenti.

Attività commerciale scorretta

Il reato, previsto alla sezione 214 dell’Insolvency Act 1986 (IA 1986), è stato oggetto di dibattito la scorsa estate, con la cessazione del temporaneo regime di allentameno il 30 giugno 2021. Il reato si configura quando una società è andata in liquidazione o amministrazione straordinaria e l’amministratore della stessa sapeva o avrebbe dovuto sapere che non c’era una ragionevole possibilità di evitare il fallimento e, nonostante cio’, non ha posto in essere ogni possibile azione per evitare ulteriori danni potenziali ai beni della società e/o ai creditori.

Violazione dei doveri di director

I doveri degli amministratori sono stabiliti nel Companies Act 2006 (CA 2006), e si applicano anche a:

  • amministratori di fatto (persone che agiscono come se fossero amministratori e vengono trattate come tali dal Consiglio nonostante non siano state formalmente nominate tali); e
  • shadow directors (persone in accordo a cui gli amministratori di una società sono soliti agire).

I sette doveri statutari sono i seguenti:

  • agire nell’ambito dei propri poteri;
  • promuovere il successo della società;
  • esercitare un giudizio indipendente;
  • usare una ragionevole cura, abilità e diligenza;
  • evitare conflitti di interesse;
  • non accettare vantaggi da terzi; e
  • dichiarare possibili interessi in operazioni o intese proposte o esistenti con la società.

Un amministratore ha anche il dovere di riservatezza verso la società e di agire nel migliore interesse dei creditori in generale.

Violazione degli obblighi di legge, compresa la legislazione sulla salute e la sicurezza

Come dimostrato nel 2016, dopo il tragico incidente ad Alton Towers, gli amministratori possono essere ritenuti responsabili anche per le violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Un amministratore può essere ritenuto indirettamente colpevole ai sensi delle norme sulla salute e la sicurezza sul lavoro quando un reato da parte di una società è commesso con il loro consenso, o in concorso, o è attribuibile alla negligenza del director. Nei casi di incidenti mortali sul lavoro, un amministratore può anche essere ritenuto penalmente responsabile per omicidio colposo involontario o per colpa grave.

Come visto sopra, il Companies Act del 2006 stabilisce numerosi doveri generali che un amministratore deve rispettare. Uno di questi, è il dovere di agire in modo da promuovere il successo della società a beneficio dei suoi soci.

L’Health and Safety Executive ha pubblicato una guida che stabilisce meccanismi specifici attraverso i quali un amministratore può soddisfare i propri doveri, per esempio, assicurando che siano in atto sistemi di monitoraggio e reporting efficaci.

Dichiarazioni statutarie

Prima che una società possa entrare in liquidazione volontaria (questo è un processo di liquidazione usato più di frequente quando gli azionisti non vogliono più continuare l’attività), gli amministratori della società devono dichiarare che una società è in grado di pagare i propri debiti per mezzo di una dichiarazione legale di solvibilità. Questo stabilisce che la società può pagare tutti i suoi debiti per intero entro i successivi 12 mesi.

Se questa dichiarazione è redatta in modo poco accurato e credibile, gli amministratori possono essere ritenuti responsabili e puniti con una multa e fino a due anni di reclusione.

Responsabilità “Phoenix”

Per “evento Phoenix” si intende un accordo che consente ad una società di ricomparire con essenzialmente lo stesso nome o un nome simile a quello precedentemente usato dalla societa’ che e’ stata soggetta ad una procedura d’insolvenza.

E’ considerato reato il fatto di riutilizzare il nome di una società insolvente. Il test utilizzato per valutare se il reato sussiste e’ quello di vedere se il nome dato alla nuova società (newco) è così simile a quello della societa’ insolvente da causare confusione ai creditori della società dissolta.

Affinché una tale newco sia valida, gli amministratori avranno bisogno di ottenere un provvedimento del tribunale o dovranno fornire un avviso a tutti i creditori. Se questi requisiti non vengono seguiti e la newco fallisce nei cinque anni successivi, gli amministratori possono essere ritenuti responsabili in solido per i debiti della newco.

Responsabilità secondaria/sussidiaria

Nei contratti firmati dalla società, vi e’ spesso la dicitura “In nome e per conto di …. Ltd” sotto la firma dell’amministratore. Questa frase è usata per indicare che il firmatario non intende essere vincolato personalmente. In caso contrario, l’amministratore può essere considerato parte del contratto, e quindi personalmente responsabile di eventuali violazioni successive.

Il tribunale cercherà sempre di interpretare l’intenzione delle parti contraenti nel decidere chi deve essere ritenuto responsabile. Quindi, è fondamentale che un amministratore indichi la sua intenzione di firmare per conto della società piuttosto che come individuo.

Evasione fiscale

Il Finance Act 2020 ha introdotto una nuova forma di responsabilità per gli amministratori, in base alla quale l’HMRC, in specifiche circostanze di insolvenza, può ritenere gli amministratori responsabili in solido per le tasse o le sanzioni fiscali. Questa responsabilità è stata introdotta per garantire che gli individui siano ritenuti responsabili di un errato comportamento e che l’HMRC recuperi l’intero importo di qualsiasi responsabilità fiscale o sanzione quando le società sono colpite da insolvenza potenziale o effettiva.

L’HMRC può emettere avvisi a questo proposito solo quando la responsabilità sorge o si prevede che possa sorgere da:

  • elusione fiscale
  • evasione fiscale
  • reiterata bancarotta, o
  • una sanzione per aver facilitato l’elusione o l’evasione.

Redazione