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Regno Unito: possibile impatto della Brexit sulle assunzioni

Ci avviciniamo sempre di piu’ al 31 dicembre 2020, data in cui terminerà la libera circolazione delle persone tra Regno Unito e Unione Europea. Quali saranno le conseguenze per il mondo del lavoro? L’introduzione del nuovo sistema a punti influenzerà le assunzioni?

Le persone che a tale data saranno residenti nel Regno Unito possono presentare domanda per l’EU Settlement Scheme e continuare a vivere e lavorare nel territorio inglese. I datori di lavoro dovrebbero iniziare a valutare ogni aspetto connesso al nuovo sistema.

A partire dal 1° gennaio, il nuovo sistema di immigrazione si applicherà sia i cittadini europei che non; cio’ significa che anche i cittadini europei che arriveranno nel Regno Unito dopo il 31 dicembre 2020 avranno bisogno di un visto per lavorare e vivere in UK. Coloro che, invece, hanno ottenuto il pre- settled o il settled status non saranno interessati da tali cambiamenti e dovranno continuare a rispettare le regole previste dall’ EU Settlement Scheme.

Nel nuovo sistema a punti, alcuni requisiti saranno inderogabili ma a ciascun soggetto è riconosciuta la possibilità di bilanciare i punti in modo da raggiungere il minimo richiesto. Alla luce delle nuove proposte, sarà abolito il controverso “resident labour test”. Sarà introdotto, invece, la sponsorship anche se non è ancora chiaro come questo nuovo dato inciderà sul processo di assunzione.

Diminuirà il livello di competenze minimo richiesto per i lavoratori che necessitano di una sponsorship così come la soglia minima di retribuzione, aumentando la fascia di cittadini extracomunitari che potranno cercare lavoro in UK. Il governo ha, inoltre, proposto di rimuovere il limite al numero di visti che possono essere rilasciati.

Un’altra importante novità riguarda coloro che richiedono il visto “global talent” in qualità di lavoratori altamente qualificati. Sarà loro riconosciuta la possibilità di trasferirsi nel Regno Unito anche senza una formale offerta di lavoro.

Tutti questi cambiamenti hanno reso ancora più competitivo il processo di assunzione. I datori di lavoro sono chiamati a rivedere la propria struttura organizzativa e a valutare attentamente la gestione dei dipendenti.

Vista l’attuale situazione economica, si consiglia ai datori di lavoro di concentrarsi su cosa hanno da offrire ai loro potenziali dipendenti, oltre all’aspetto retributivo, specialmente adesso che i salari potrebbero subire delle diminuzioni. Molti datori di lavoro potrebbero, infatti, attrarre nuovi dipendenti grazie ai benefits loro offerti.

Ad esempio, quei datori di lavoro che offrono orari di lavoro flessibili potrebbero attrarre più candidati, specialmente dopo i cambiamenti derivanti dall’emergenza coronavirus in relazione alle modalità di svolgimento del lavoro. Inoltre, promuovere un ambiente lavorativo positivo che faccia sentire i dipendenti supportati e apprezzati potrebbe aver un impatto significativo sul rapporto con il personale.

Richiede particolare attenzione la gestione di ruoli scarsamente qualificati o che non richiedono particolari competenze.

Il governo ha invitato i datori di lavoro ad aumentare il numero di lavoratori già presenti sul territorio inglese in modo tale da limitare i posti vacanti una volta che i lavoratori scarsamente qualificati provenienti dall’UE non potranno più essere assunti.

Redazione