Regno Unito: modifica alle regole di immigrazione sui fornitori stranieri

Una recente modifica alle leggi sull’immigrazione ha reso più facile per le imprese straniere inviare lavoratori provenienti dall’Unione Europea nel Regno Unito per adempiere agli obblighi contrattuali nei confronti di clienti britannici.

Il Regno Unito è entrato a far parte della Comunità Economica Europea il 1° gennaio 1973. Negli ultimi 47anni, si sono creati forti legami commerciali tra il Regno Unito e tutti gli altri paesi dell’UE. Grazie alla libera circolazione, le imprese dei paesi dell’UE hanno potuto inviare i propri dipendenti nel Regno Unito per adempiere ai propri obblighi contrattuali o svolgere servizi post-vendita ai propri clienti britannici senza dover richiedere un visto.

Sebbene la fine della libera circolazione fosse stata fissata al 31 dicembre 2020, si prevedeva che i lavoratori dell’UE sarebbero stati ancora in grado di svolgere questo tipo di servizi. Questo perché le norme sull’immigrazione consentivano a produttori e fornitori stranieri di eseguire determinati servizi post-vendita nel Regno Unito. Si tratta del visto standard per visitatori (noto anche come business visitor visa).

I cittadini dell’UE avrebbero potuto approfittare di queste disposizioni e viaggiare nel Regno Unito senza la necessità di richiedere un visto, anche dopo la Brexit.

Tuttavia, lo scorso dicembre, le norme sull’immigrazione relative ai business visitor visa sono state modificate in preparazione della Brexit e, sorprendentemente, sono diventate più severe. Invece di ampliare il campo di applicazione, le parole “fornitori stranieri” sono state rimosse dall’ambito applicativo delle nuove regole, lasciando solo spazio ai “produttori stranieri”.

I cambiamenti hanno, effettivamente, escluso un’intera classe di venditori dall’applicazione di queste disposizioni, costringendoli ad utilizzare opzioni alternative molto più costose e che richiedono molto piu’ tempo.

Il 4 marzo 2021, Home Office ha pubblicato un nuovo Statement of Changes alle regole in materia di immigrazione, che ripristina la formulazione originale per includere i fornitori stranieri.

Un dipendente di un produttore o fornitore straniero può, adesso:

“Installare, smantellare, riparare, fornire assistenza o fornire consulenza su apparecchiature, software o hardware per computer, laddove il produttore o il fornitore abbia un contratto di acquisto, fornitura o locazione con una società o organizzazione del Regno Unito”.

Questa modifica è entrata in vigore il 6 aprile 2021.

Redazione