Regno Unito: la nuova windfall tax su petrolio e gas

Il governo ha annunciato l’introduzione di una windfall tax del 25% sui profitti delle attività petrolifere e del gas del Regno Unito. Fino ad ora, il governo si è dimostrato contrario all’introduzione di una tale imposta, principalmente sulla base del fatto che poteva avere un impatto sugli investimenti nel paese.

La nuova imposta assumerà la forma di un aumento del 25% dell’aliquota dell’imposta sulle società segregata e dell’onere supplementare, risultando in un’aliquota complessiva del 65% applicata ai profitti delle attività petrolifere e del gas.

L’imposta è entrata in vigore il 26 maggio 2022. Si tratta di una misura temporanea, la cui applicazione cesserà non appena i prezzi del petrolio e del gas torneranno a livelli standard. La normativa includerà anche una sunset clause, in vigore da fine dicembre 2025. Ciò è in contrasto con la Residential Property Developer Tax (un’altra imposta settoriale di recente introduzione), in relazione alla quale il governo ha rinunciato alla richiesta di inclusione di una simile clausola di decadenza nonostante la dichiarata intenzione di limitare l’imposta nel tempo.

Fondamentalmente, in relazione alle società che hanno registrato perdite significative negli ultimi anni, i contribuenti non saranno in grado di compensare perdite di esercizi precedenti con i profitti soggetti alla nuova tassa.

Il prelievo è accompagnato da una nuova indennità di investimento, destinata a funzionare in modo simile alla “super detrazione” introdotta, lo scorso anno, con riferimento all’imposta generale sulle società. Tale indennità non sarà soggetta ai requisiti di attivazione attualmente applicabili al regime delle indennità di investimento, ma sarà, invece, disponibile nel periodo di riferimento.

Sulla base delle informazioni finora annunciate, l’indennità comporterà oneri che beneficiano di un aumento dell’80% della deducibilità dal nuovo prelievo.

Tali oneri, attualmente, possono essere utilizzati in relazione all’imposta sulle società e all’onere supplementare (a un’aliquota totale del 46,25%, nel caso in cui vengano utilizzate le indennità di investimento).

Con il nuovo regime, tali oneri saranno immediatamente deducibili anche in relazione al nuovo prelievo fiscale (al 25%), con un aumento aggiuntivo dell’80% a fronte di tale prelievo (quindi, una detrazione effettiva fino all’80% del 25%). Cio’ comporta uno sgravio fiscale aggiuntivo del 45%.

Non vi è alcuna indicazione sul fatto che la nuova indennità si discosterà dall’esistente principio del ring-fence che impedisce la deducibilità delle spese per le attività non petrolifere dai profitti realizzati con tali attività.

Il governo ha affermato che la combinazione di prelievo e indennità dovrebbe portare ad un aumento generale degli investimenti e a produrre circa 5 miliardi di sterline di entrate nel corso del prossimo anno.

Ad oggi, il governo sta valutando l’introduzione di un’imposta simile ai profitti realizzati dai generatori di elettricità.

Redazione