Regno Unito: immigrazione e residenza dei minori

Lo scorso 15 marzo, il Governo ha annunciato delle modifiche alle regole in materia di immigrazione, alcune delle quali riguardano anche i bambini, che entreranno in vigore dal 20 giugno 2022. Secondo la normativa attualmente in vigore, se un bambino ha vissuto nel Regno Unito per 7 anni consecutivi può presentare domanda per il permesso di soggiorno, il c.d. leave to remain. Questa previsione trova applicazione sia nel caso in cui si tratti di bambini nati nel Regno Unito che di bambini nati all’estero.

Quanto alle modifiche apportate in materia, l’art. 276ADE, comma 1, delle Regole sull’Immigrazione, che fa riferimento alla richiesta del permesso di soggiorno per motivi legali alla sfera privata, sarà sostituito dal nuovo “Appendix Private Life”. La nuova normativa prevede requisiti diversi che variano a seconda del luogo di nascita del bambino.

Bambini nati nel Regno Unito

  1. Un bambino che è nato e che ha vissuto per 7 anni consecutivi nel Regno Unito potrà presentare subito domanda per il permesso di soggiorno permanente invece di un permesso di soggiorno temporaneo.
  2. Un bambino nato nel Regno Unito ma che ha vissuto qui per meno di 7 anni consecutivi potrà presentare domanda come “dependant”, se sussistono determinate condizioni legate alla sfera privata.

Bambini nati fuori dal Regno Unito

I bambini che non sono nati nel Regno Unito ma hanno ivi vissuto ininterrottamente per 7 anni e non hanno ancora compiuto 18 anni, possono richiedere il leave to remain. La modifica conferma, infatti, che sarà possibile richiedere il settlement dopo 5 anni anziché dopo 10 anni.

I bambini che non sono nati nel Regno Unito possono richiedere la cittadinanza britannica 12 mesi dopo l’ottenimento del leave to remain.

Altre modifiche

  1. Gli altri richiedenti che presentano domanda in presenza di motivi legali alla sfera privata dovranno comunque completare un periodo di 10 anni di residenza continuativa prima di poter richiedere il permesso di soggiorno permanente. Aspetto positivo della riforma è la possibilità di cumulare il tempo trascorso nel Regno Unito per motivi legati alla vita privata e familiare con quello riferito alla residenza qualificata. Al contrario, la normativa ora in vigore richiede che i 10 anni di residenza continuativa siano legati per intero a motivi di carattere privato.
  2. Coloro che richiedono il permesso di soggiorno possono provare il requisito linguistico presentando un General Certificate of Secondary Education (GCSE), o un Advanced Level Qualifications (A-Levels), o qualifiche scozzesi equivalenti in lingua inglese.

 Cittadinanza

I bambini, indipendentemente da fatto che siano nati nel Regno Unito o all’estero, possono fare domanda per la cittadinanza dopo 12 mesi dall’ottenimento del permesso di soggiorno.

Redazione