Regno Unito: I visti disponibili per le aziende di Food & Drink

L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, ponendo fine alla libera circolazione delle persone, ha avuto un impatto anche sulla liberta’ di assumere nel Regno Unito lavoratori stranieri. Alcune fonti riportano che dal 2019 ad oggi circa 196 mila lavoratori del settore della ristorazione hanno lasciato il Paese. In questo settore la carenza di personale non e’ pero’ legata solo alla Brexit ma anche alla pandemia da COVID-19 e a fattori economici. Inoltre, e’ importante anche evidenziare che il nuovo sistema a punti sembra non offrire nessuna tipologia di visto per coloro che hanno ruoli “lower-skilled”.

Per far fronte a tali difficolta’, sono stati apportati alcuni cambiamenti al sistema dei visti.

Skilled Worker route

Questo percorso era stato inizialmente pensato solo per posizioni lavorative medie o altamente qualificate, lasciando di fatto scoperti i ruoli piu’ bassi. Di recente il governo ha aggiunto nuovi ruoli nell’elenco delle professioni che possono essere sponsorizzate con il visto skilled worker, in particolare in settori in cui si registra una carenza di personale. Tale lista viene costantemente aggiornata.

Con riferimento al settore della ristorazione, tra le professioni che possono richiedere questo visto vi rientrano gli chef, le figure manageriali di bar e ristoranti, i venditori di carne e pesce. Il datore di lavoro puo’ fare da sponsor solo se ha previamente ottenuto una licenza da Home Office. In alcuni casi possono essere idonei anche lavori con stipendi a partire da £ 20.480 lordi all’anno.

Frontier Worker Permits

Questi permessi sono stati introdotti per quei cittadini dell’UE che lavoravano o erano lavoratori autonomi nel Regno Unito prima del 31 dicembre 2020, pur risiedendo principalmente al di fuori del Regno Unito. Il Frontier Worker Permit e’ aperto a coloro che, da quando hanno iniziato a lavorare per il Regno Unito, vi abbiano fatto ingresso per lavoro almeno una volta ogni 12 mesi. Con questo permesso i lavoratori potranno continuare a vivere e lavorare nel Regno Unito, sebbene non possano stabilirsi nel paese in modo permanente. La domanda per questo permesso di lavoro puo’ essere presentata per qualsiasi attivita’ professionale svolta e non sono previsti requisiti di salario.

Lavoratori stagionali

Il Seasonal Worker Visa e’ un visto temporaneo che consente ai richiedenti di trasferirsi nel paese per un massimo di 6 mesi per lavorare nel campo dell’agricoltura (raccolta di frutta e verdura) o della floricoltura. I richiedenti devono aver ricevuto una offerta di lavoro da un datore di lavoro nel Regno Unito che abbia previamente ottenuto la licenza di sponsor.

Programma di scambio giovanile 

I datori di lavoro che operano nel settore alimentare e delle bevande possono fare ricorso anche allo Youth Mobility Scheme Visa per sponsorizzare i lavoratori. Possono presentare domanda coloro che hanno una eta’ compresa tra i 18 e i 30 anni e provengono dall’Australia, dal Canada, da Monaco, dalla Nuova Zelanda, da San Marino, dall’Islanda, da Hong Kong, dal Giappone, dalla Corea del Sud, da Taiwan. Questo visto, che consente di rimanere nel Regno Unito per un massimo di 2 anni, e’ una buona occasione per i giovani che si recano nel Paese per vivere e lavorare; non viene richiesto ne’ un requisito salariale minimo ne’ una qualifica professionale di alto livello.

Altri percorsi

Ci sono altri percorsi disponibili che variano caso per caso.

Infine, non si esclude che in breve tempo saranno introdotti nuovi percorsi pensati proprio per il settore food and drink, come ha fatto sapere la UK Government’s food strategy, che ha reso noto che collaborera’ con il comitato consultivo sulla migrazione con l’obiettivo di rivedere proprio il sistema di sponsorizzazione del settore della ristorazione.

Redazione