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Regno Unito: Controlli sul diritto al lavoro

Il 17 gennaio 2022, il Ministero dell’Interno ha apportato diverse modifiche alla Guida per il datore di lavoro sui controlli sul diritto al lavoro, in vigore dal 6 aprile 2022. Come noto, il datore di lavoro ha l’obbligo di contrastare l’assunzione di lavoratori irregolari nel Regno Unito. In altre parole, i datori di lavoro devono verificare, prima dell’inizio dell’attivita’ lavorativa, che i lavoratori che intendono assumere abbiano il diritto di lavorare nel Regno Unito. Tale controllo deve essere eseguito secondo le modalita’ descritte dalla guida predisposta dal Ministero dell’Interno britannico. Il mancato controllo, o comunque l’assunzione di lavoratori irregolari, puo’ comportare l’applicazione al datore di lavoro di una sanzione fino a 20,000 sterline per ogni dipendente assunto irregolarmente.

Prima del 6 aprile 2022, i datori di lavoro potevano scegliere di effettuare un controllo sul diritto al lavoro in uno dei tre modi seguenti:

  • Manualmente: richiedendo i documenti originali del dipendente, controllandoli in presenza (di fronte al dipendente), facendone una copia e conservando la stessa nei propri archivi; oppure
  • Online: accedendo al servizio online gratuito dell’Home Office, utilizzando lo share code generato dal dipendente e visualizzando lo stato di immigrazione del dipendente stesso. Questa opzione era disponibile per i dipendenti in possesso di un permesso di soggiorno biometrico (“BRP”), di una carta di soggiorno biometrica (“BRC”), di un permesso per lavoratori frontalieri (“FWP”), del pre-settled o settled-status, o di un passaporto British National Overseas; oppure
  • Virtualmente: controllando le copie scansionate dei documenti inviate dal dipendente, collegato in videochiamata. Si trattava di una procedura eccezionale, adottata come misura di contrasto alla diffusione del Covid-19.

Dal 6 aprile 2022 sono entrati in vigore i seguenti due cambiamenti:

  • Controlli online: I datori di lavoro non hanno più la possibilità di effettuare controlli manuali sul diritto al lavoro per le persone in possesso di un BRP, BRC, FWP, del pre-settled o settled status o di un passaporto British National Overseas; al contrario, i datori di lavoro devono effettuare un controllo sul diritto al lavoro utilizzando il servizio online gratuito dell’Home Office per visualizzare lo status di immigrazione dei dipendenti; e
  • Controlli di verifica dell’identità digitale: La tecnologia di convalida dei documenti di identificazione (“IDVT”) è stata introdotta per i cittadini britannici e irlandesi in possesso di un passaporto o di un Irish Passport Card in corso di validità (per coloro che non sono in possesso di un passaporto o di una carta di passaporto irlandese in corso di validità, il datore di lavoro dovrà comunque effettuare normalmente una verifica manuale del documento originale). I controlli IDVT sono effettuati da Identity Service Provider (“IDSP”) certificati dall’Home Office per verificare i documenti e i diritti all’impiego (è prevista la pubblicazione di un elenco di IDSP certificati). Per ogni verifica effettuata sarà richiesto il pagamento di una tassa compresa tra 1,45 e 70 sterline. Il datore di lavoro sara’ comunque soggetto a una sanzione civile nel caso in cui il lavoratore stia lavorando pur non avendo il diritto al lavoro, o comunque quando la verifica non e’ strata condotta correttamente. Va notato che questo servizio di verifica dell’identita’ digitale non e’ obbligatorio, ma al momento e’ solo un’alternativa al controllo manuale. Pertanto, l’opzione di effettuare una verifica manuale è ancora disponibile per i datori di lavoro che non desiderano pagare i costi del controllo.

Pertanto, dal 6 aprile 2022, oltre ai controlli manuali (se del caso) e ai controlli online, i datori di lavoro possono effettuare un controllo del diritto al lavoro utilizzando l’IDVT tramite i servizi di un IDSP.

Redazione