Dopo circa nove anni di attesa, e’ finalmente entrata in vigore l’Incorporated Societies Act del 2022, che ha sostituito l’Incorporated Societies Act del 1908. Si tratta di un nuovo quadro normativo moderno che permettera’ alle società, e coloro che le amministrano, di aver maggior controllo sulla gestione delle stesse.
Sono circa 24.000 le società incorporate e attualmente registrate in Nuova Zelanda, che potranno, adesso, godere di un periodo di transizione in cui registrarsi ai sensi della nuova normativa. La mancata reiscrizione entro i termini comporterà la cancellazione della società dal Registro delle Società Incorporate – il trasferimento dell’iscrizione delle società attualmente iscritte nel Registro non avverrà, infatti, in modo automatico.
L’elemento chiave del processo di reiscrizione è la stesura e l’adozione di una nuova costituzione. La nuova legge specifica una serie di questioni che dovranno essere incluse in tale documento: questioni relative ai membri della societa’, al funzionamento dei comitati, alle procedure per la risoluzione delle controversie e alle procedure di convocazione delle assemblee.
Un nuovo aspetto e’ dato dal grado di responsabilità che può essere attribuito ai funzionari di una società (essenzialmente i membri del comitato), che hanno, adesso, il dovere di agire in buona fede e il dovere di agire nell’interesse dei creditori e di non assumere obblighi non realizzabili. Tale grado di responsabilità, secondo alcuni, è più simile a quello di un amministratore di una società.
Al momento, la Corte Suprema e’ in fase di revisione della responsabilita’ da attribuire agli amministratori di societa’ di grandi dimensioni. La questione su cui deve pronunciarsi riguarda il fatto che ai funzionari volontari di piccole societa’, spesso limitati nel tempo che possono dedicare all’attivita’ societaria, si debbano applicare, o meno, i medesimi standard di responsabilita’ previsti per gli amministratori di societa’ di grandi dimensioni.
Il ministro del Commercio e dei Consumatori ha affermato che la nuova normativa potra’ essere modificata durante la fase di transizione se, a seguito della pronuncia della Corte Suprema, si rendesse necessario apportare emendamenti.