A causa della pandemia da Covid-19, l’economia mondiale ha subito profondi cambiamenti. In molti ambiti lavorativi, un tempo sicuri, si sono registrati numerosi licenziamenti, come nel caso di piloti aerei e di manager nel campo della ristorazione.
Ma come sempre accade le pandemie possono essere anche fonte di nuove opportunità.
In questa situazione, anche la Brexit sta giocando un ruolo chiave. La fine della libera circolazione tra il Regno Unito e il resto d’Europa ha reso più difficile per i datori di lavoro l’impiego di forza lavoro proveniente dai paesi europei. I cittadini europei presenti nel Regno Unito prima del 31 dicembre 2020 possono lavorare senza necessità di richiedere un visto (sempre che abbiano già ottenuto il settled status, o comunque lo otterranno prima del 30 giugno 2021); per tutti gli altri invece sarà necessario avere una sponsorizzazione prima di iniziare a lavorare nel Regno Unito. A ben vedere, anche senza il Covid e la Brexit, l’economia sarebbe sicuramente cambiata, complici il cambiamento climatico, la geopolitica e le innovazioni tecnologiche.
Proviamo, allora, a capire quali sono i lavori più richiesti nel Regno Unito, che potrebbero interessare i lavoratori intenzionati a trasferirsi nel 2021.
Prima, però, occorre tenere in considerazione che non per tutte le tipologie di lavoro è possibile ottenere un visto. Infatti, con la Brexit, il Governo inglese è intenzionato a non impiegare lavoratori stranieri come manodopera meno qualificata. Se da un lato, infatti è ancora possibile ottenere un visto temporaneo per svolgere lavori stagionali, come nel caso della raccolta di frutta; dall’altro, visti a lungo termine sono concessi solo a coloro che hanno competenze qualificate (RQF di livello tre – che corrisponde al grado di istruzione precedente alla laurea- o livello più alto).
C’è inoltre da considerare che il visto può essere concesso solo a chi ha uno stipendio minimo di 25,600£ all’anno, anche se in determinate situazioni è consentita anche una soglia più bassa. Home Office ha chiarito che si può essere pagati tra il 70% e il 90% della normale tariffa prevista per uno specifico lavoro sempre però che lo stipendio sia almeno 20.480£ l’anno e sia soddisfatto uno dei seguenti requisititi:
- si tratta di un lavoro che si svolge in un ambito ove c’è carenza di personale;
- il richiedente ha meno di 26 anni ed è uno studente, un neolaureato o un tirocinante;
- il richiedente possiede un dottorato in scienze, tecnologia, ingegneria o matematica e questa disciplina è pertinente al lavoro che svolge (se invece il dottorato riguarda una disciplina diversa dal lavoro che si svolge è richiesto che lo stipendio sia almeno di 23,040£);
- Il richiedente ha un post-doc o istruzione superiore.
Inoltre, solo alcune professioni qualificare possono richiedere il visto, come chiarito da Home Office.
Riguardo alle occupazioni più richieste è noto che il servizio sanitario nazionale (NHS) nel Regno Unito ha necessità di personale sanitario e assistenziale (si stima siano circa 100.000 i posti vacanti).
Potrebbero avere diritto a un visto, con una procedura più veloce, le seguenti figure professionali:
- direttori e manager del servizio pubblico e del servizio sanitario;
- proprietari e gestori di case di cura;
- biologi e biochimici;
- fisici;
- tirocinanti in medicina;
- psicologi;
- farmacisti;
- oculisti;
- dentisti;
- radiologi;
- podologi;
- professionisti sanitari qualificati come “altro”, quali audiologi e consulenti per la salute sui luoghi di lavoro;
- fisioterapisti;
- terapisti;
- logopedisti;
- osteopati e psicoterapeuti;
- infermieri;
- ostetriche;
- lavoratori sociali;
- tecnici di laboratorio;
- paramedici;
- ottici;
- tecnici farmaceutici;
- odontoiatri;
- assistenti infermieri;
- operatori sociosanitari;
- assistenti sociosanitari.
Per quanto riguarda gli scienziati, Home Office incoraggia coloro che hanno un background scientifico a trasferirsi nel Regno Unito.
Sono inclusi nella lista:
- biologi e biochimici;
- fisici, in particolare geologi, ingegneri, idrologi e geofisici;
Come i fisici, anche gli ingegneri sono molto richiesti nel Regno Unito.
In particolare:
- ingegneri elettrici ed elettronici;
- ingegneri civili;
- progettatori e sviluppatori;
- ingegneri di produzione e sviluppo.
Per quanto riguarda le competenze informatiche:
- project manager;
- analisti aziendali;
- architetti;
- progettisti;
- sviluppatori;
- specialisti in Cyber security;
- web designer e sviluppatori.
Infine, potrebbe realizzarsi un incremento di domanda degli artigiani.
La chiusura di grandi catene potrebbe avere effetto sull’apertura di un maggior numero di negozi indipendenti e di conseguenza su una crescente richiesta di panettieri, macellai, pasticcieri, fiorai.
In conclusione, non solo ruoli professionali specializzanti ma anche quelli tradizionali potrebbero essere sempre più richiesti nel Regno Unito, grazie anche a una ripresa del Paese dovuta a un efficiente piano vaccinale.
Se hai letto questo articolo, ti potrebbe anche interessare: “Regno Unito: i dependants dei lavoratori qualificati“