Danimarca: tassazione delle societa’

In Danimarca, le società considerate fiscalmente residenti sono, di norma, tassate sul reddito mondiale, con esclusione dei redditi derivanti da stabili organizzazioni estere e immobili stranieri. Le società non residenti sono, invece, tassate sul reddito derivante da stabili organizzazioni in Danimarca, nonché sul reddito derivante da altre fonti.

L’imposta sulle società si applica agli utili netti imponibili costituiti da reddito d’impresa, reddito passivo e capital gains. Gli utili imponibili sono determinati sulla base dei dati riportati nel bilancio annuale della società, con le dovute deduzioni e ammortamenti. Il principio di base è che il reddito imponibile comprende il reddito lordo meno le spese per acquisire, garantire e mantenere tale reddito, mentre le spese necessarie per stabilire o incrementare le fonti di reddito non sono deducibili. I pagamenti di interessi e royalties sono generalmente deducibili, con alcune limitazioni. I dividendi, spesso, non sono inclusi nel reddito imponibile. Non è, invece, deducibile la distribuzione dei dividendi.

La maggior parte delle attività di capitale viene ammortizzata come un pool di attività consolidato, a un’aliquota annuale non superiore al 25%, a saldo decrescente. Il contribuente è libero di applicare qualsiasi aliquota fino al 25% e può modificarla di anno in anno. Le apparecchiature operative di lunga durata, come alcune navi, aeromobili, piattaforme di perforazione e apparecchiature offshore, possono essere ammortizzate fino al 15%.

Le attività di durata inferiore a tre anni e le attività con un valore inferiore a 14.100 corone danesi possono essere interamente detratte nell’anno di acquisizione.

I contratti relativi all’acquisizione di determinate attrezzature commerciali possono essere soggetti ad ammortamento anticipato, a condizione che l’esecuzione avvenga entro quattro anni ed il valore del bene oggetto di contratto superi 1.608.000 corone danesi.

Gli immobili e gli impianti sono generalmente ammortizzati fino al 4%, mentre l’avviamento ed altri beni immateriali possono essere ammortizzati a quote costanti in un periodo di sette anni. Gli ammortamenti o le perdite recuperati sono rilevati come reddito imponibile nell’esercizio fiscale in cui vengono realizzati.

Il reddito da capitale è soggetto all’imposta sul reddito delle società con un’aliquota del 22%.

Le perdite fiscali possono essere riportate a tempo indeterminato. Le perdite fiscali riportate (perdite operative nette) degli anni fiscali precedenti possono essere interamente detratte dal reddito imponibile fino a un importo base di 8.572.500 corone danesi.

Le regole sulle perdite operative nette si applicano a livello consolidato per i gruppi fiscali. Le società che fanno parte di un gruppo condividono la soglia di 8.572.500 corone danesi al netto delle compensazioni con le perdite dell’anno all’interno del gruppo.

Le società danesi dovranno valutare se effettuare ammortamenti e svalutazioni volontarie a fini fiscali se ciò porta a perdite operative nette più elevate di quelle che la società è in grado di utilizzare. In determinate situazioni, queste regole possono anche portare a una pressione sulla liquidità per le società con perdite operative nette di grandi dimensioni. Per contrastare tale pressione sulla liquidità, le società possono considerare di convertire le perdite fiscali in importi ammortizzabili, poiché la normativa danese non prevede alcun limite agli ammortamenti fiscali. Un modo per convertire le perdite fiscali e’ quello di effettuare un trasferimento infragruppo di attività che porti a un importo ammortizzabile più elevato nell’entità acquirente.

Sono previste restrizioni in caso di modifiche dirette o indirette di oltre il 50 per cento del capitale sociale o dei diritti di voto durante un anno fiscale. Inoltre, le perdite fiscali riportate di una controllata possono essere limitate, qualora vi sia un cambio di controllo nella società madre. Le restrizioni non si applicano alle società quotate e sono previste regole speciali in relazione alle società finanziarie.

L’aliquota dell’imposta sul reddito delle società in Danimarca è del 22%. Tale aliquota si applica sia al reddito che ai capital gains.

L’Agenzia delle Entrate danese è responsabile dell’amministrazione della normativa in materia fiscale. Le informazioni relative al sistema fiscale danese sono disponibili sul sito web dell’Agenzia delle Entrate danese e sul sito web del Ministero delle Imposte.

I ricorsi contro le decisioni prese dalle autorità fiscali possono essere presentati all’Agenzia danese per i ricorsi fiscali, che deferirà i casi a una commissione d’appello regionale o al Tribunale Tributario Nazionale. Le decisioni di una commissione d’appello o del Tribunale Tributario Nazionale possono essere portate dinanzi ai tribunali.

Le società pagano le imposte in acconto due volte all’anno e devono presentare una dichiarazione dei redditi annuale entro e non oltre sei mesi dalla fine di ogni anno fiscale. La passività fiscale effettiva annuale viene calcolata su tale base e può comportare un rimborso fiscale o una richiesta di pagamento dell’imposta rimanente.

Il termine di prescrizione per una rivalutazione delle imposte dovute è di tre anni e quattro mesi dopo la fine dell’anno finanziario di riferimento (cinque anni e quattro mesi per gli adeguamenti di transfer pricing).

Esistono due tipi di raggruppamento fiscale consolidato in Danimarca: tassazione congiunta obbligatoria, che si applica a tutte le società danesi collegate ad un gruppo ed alle stabili organizzazioni danesi; e la tassazione congiunta internazionale volontaria, in base alla quale tutte le società del gruppo e le stabili organizzazioni, indipendentemente dalla loro residenza fiscale, possono optare per la tassazione congiunta con entità danesi.

Una società madre e le sue controllate costituiscono un gruppo societario. Una società, una fondazione, un trust o un’associazione si qualifica come società madre se detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto in un’altra società – la controllata – o se controlla la controllata secondo altre modalità.

Ciascuna entità parte di un gruppo è, come regola generale, trattata come un’entità separata e deve calcolare il proprio reddito imponibile, mentre le perdite di un’entità possono essere compensate con il reddito di un’altra entità del gruppo. Il reddito consolidato costituisce la somma del reddito imponibile di ciascuna società. Il reddito di una controllata, che non è interamente posseduta, sarà interamente incluso.

La capogruppo e le entità interamente controllate all’interno del gruppo sono solidalmente responsabili del pagamento delle imposte sul reddito e delle ritenute alla fonte su dividendi, interessi e royalties di altre società del gruppo. Altre entità all’interno del gruppo sono responsabili su base subordinata e pro rata.

Le imposte indirette principali danesi sono l’Imposta sul Valore Aggiunto e la ritenuta d’acconto sullo stipendio. L’aliquota IVA in Danimarca è del 25%. Altre imposte indirette sono le accise, le imposte sugli immobili e le imposte di bollo. I lavoratori dipendenti sono, inoltre, tenuti a versare un contributo al mercato del lavoro pari all’8% della loro retribuzione lorda.

Redazione